25 e 26 novembre | A Torino i «PRISMA DAYS» 2022
Il 25 e 26 novembre si riunisce la comunità degli astronomi e astrofili che vanno a caccia di meteore e meteoriti con il progetto PRISMA
Nelle giornate di venerdì 25 e sabato 26 novembre, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Torino, via Pietro Giuria 1, si riuniranno professionisti e appassionati attivi nel campo del monitoraggio di meteore e ricerca e analisi di meteoriti. Giunti alla quarta edizione, i PRISMA Days di quest’anno sono organizzati dalla rete PRISMA, coordinata dall’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, in collaborazione con l’Università.
Il congresso verrà aperto con i saluti ufficiali del Direttore del Dipartimento Prof. Ermanno Vercellin e della Dott.ssa Chiara Ventura in rappresentanza della Fondazione CRT, che sostiene il progetto PRISMA nel suo complesso.
Oltre alle tematiche scientifiche e tecnologiche, verrà presentato lo stato attuale della infrastruttura e le attività di divulgazione e citizen science promosse dal progetto. Il nutrito programma comprende 20 interventi di esperti del settore suddivisi in quattro sessioni tematiche distribuite sulle due giornate.
Nella serata di venerdì verrà proiettato, per i partecipanti al congresso, il documentario «Cavezzo – storia di una meteorite», realizzato da PRISMA e dalla compagnia Il Piccolo Teatro d’Arte di Torino. Il documentario unisce le voci degli attori del ritrovamento della meteorite Cavezzo, caduta il 1° gennaio 2020 e recuperata grazie alle osservazioni e ai calcoli della rete PRISMA da Davide Gaddi con il cane Pimpa, che saranno graditi ospiti al congresso.
LA RETE PRISMA
La rete PRISMA (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera), promossa dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e sostenuta da Fondazione CRT, è basata su una rete di videocamere all-sky, installate in diverse località del territorio italiano, da dedicare all’osservazione di meteore brillanti – i cosiddetti “bolidi” – con il fine di determinare le orbite degli oggetti che le provocano e delimitare con un buon grado di approssimazione le aree dell’eventuale caduta di meteoriti, che può essere associata a questi eventi. La cosiddetta “prima luce”, cioè il debutto operativo del progetto, è avvenuto all’inizio del mese di marzo 2017. Attualmente sono installate e in funzione oltre sessanta videocamere su tutto il territorio nazionale, acquistate da diversi enti, tutte con le stesse caratteristiche in modo da rendere scientificamente confrontabili i dati da esse acquisiti. Fanno parte della rete oltre 60 enti e associazioni pubbliche e private di varia tipologia (osservatori astronomici professionali e amatoriali, dipartimenti universitari, istituti scolastici, associazioni culturali).
LA METEORITE CAVEZZO
In Italia si ha notizia di una quarantina di ritrovamenti di meteoriti negli ultimi secoli, tutti casuali eccetto la “meteorite Cavezzo”, caduta il giorno di Capodanno del 2020 e ritrovata qualche giorno dopo proprio sulla base delle indicazioni fornite da PRISMA.
Si tratta infatti del primo esempio italiano (e uno dei pochissimi a livello internazionale) nel quale si è potuto prevedere la zona di caduta del corpo celeste e il ritrovamento dopo breve tempo rendendo possibile l’esame scientifico di una “meteorite fresca”, cioè caduta da poche ore e quindi pressoché incontaminata dall’ambiente terrestre.
Per informazioni e contatti
- www.prisma.inaf.it
- Coordinatore Nazionale Progetto: daniele.gardiol@inaf.it
- locandina in allegato