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NOTTE DEI RICERCATORI 2017

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Venerdì 29 settembre 2017 a partire dalle ore 17.00 si tiene in tutta Europa la Notte Europea della Ricerca; una occasione di divulgazione scientifica 'a cielo aperto' in cui i ricercatori e le loro materie di studio lasciano i laboratori delle Università delle Imprese e dei diversi centri di Ricerca per approdare in piazza ad incontrare il pubblico.

L'iniziativa è promossa e co-finanziata dalla Commissione Europea all'interno del Programma Quadro europeo per la Ricerca e l'Innovazione Horizon 2020, con l'obiettivo di avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca e in particolare alla figura del ricercatore, per dimostrare che "il ricercatore è una persona normale che fa cose eccezionali".

Quella di quest'anno è la dodicesima edizione  e si svolge contemporaneamente in oltre 200 città europee. 
Il Piemonte che ha preso parte fin dalla prima edizione all'iniziativa vede crescere ancora il numero delle ricercatrici e dei ricercatori coinvolti: in 1500 sono pronti a raccontare il lavoro dei 4 Atenei piemontesi, degli Istituti di Ricerca e delle Imprese nel territorio attraverso le oltre 100 attività proposte.
Per conoscerle tutte, visita le pagine sullo Speciale di Ateneo

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Il dipartimento di Fisica sarà in piazza Castello con due postazioni dalle 17.00 alle 24.00 per una non stop di incontri e racconti
Di seguito  i progetti di ricerca  oggetto di questa coinvolgente forma di divulgazione

VERSO L'INFINITO.. PER ANDARE OLTRE!

Allo stand 20, affianco all' Osservatorio e al Planetario di Pino Torinese protagonista è la la ricerca in fisica astroparticellare condotta congiuntamente dai ricercatori del Dipartimento di Fisica e dell'INFN. 

Numerose le postazioni sperimentali in piazza che propongono nell'ordine:
-  esperimenti di fisica spaziale per mostrare gli studi della radiazione proveniente dal cosmo a differenti lunghezze d'onda;
- dimostrazioni di caccia agli esopianeti 
-  creazione di una piccola aurora polare per spiegare ai visitatori l'affascinante fenomeno
-  fluorescenza ed infrarossi utilizzate per rivelare cosa siano le onde elettromagnetiche e come permeino la vita di tutti i giorni.
-  4 esperimenti con i quali il pubblico è chiamato a sperimentare alcuni fenomeni elettromagnetici e vedere come agiscono i campi elettromagnetici.
- un quiz sulla fisica astroparticellare e sul satellite Fermi -Lat giocato sul proprio cellulare

Non si lascia lo stand senza aver consultato e preso in omaggio le Istruzioni per costruire un elettroscopio per la misura della carica elettrica con materiale di riciclo e aver fatto una doccia cosmica.

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Si segnalano inoltre due eventi rivolti agli studenti delle classi primarie 
Una tappa del Rally della Scienza per le scuole primarie e medie e la cerimonia di premiazione della classe delle scuole primarie vincitrice del concorso: "Scegli un nome per la streghetta mascotte dello stand di fisica". Regolamento qui 

Intermezzi musicali durante la serata al suono del theremin, lo strumento che suona le onde elettromagnetiche

Contatti:  Prof.ssa Chiara Oppedisano Prof.ssa Michela Chiosso

2 OCCHI PER IL 3D

Perché sono necessari due occhi  se riesco a leggere o a scrivere anche con un occhio solo? Perché per percepire e gestire la profondità servono due occhi. Quindi quando posso dire di 'vedere bene'?
Ottica e Optometria sono due preziosi strumenti al servizio della buona visione e i ricercatori di queste due discipline conducono i visitatori in un percorso di conoscenza della propria vista raccogliendo i dati per consolidare le basi delle loro ricerche.
Non manca una incursione nella la visione 3D per mostrare il ruolo del cervello nella gestione/interpretazione di ciò che si vede

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Riferimento Prof.ssa Marina Serio
Per approfondire le tematiche di ricerca trattate, visita la pagina del gruppo di ricerca in Ottica ed Optometria.



 
Ultimo aggiornamento: 14/07/2023 10:53
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